Dopo la distruzione del Distretto 12, a Katniss non resta
altro che rifugiarsi del Distretto 13, miracolosamente sopravvissuto all’attacco
di 75 anni prima. Le ribellioni diventano sempre più volente in ogni distretto,
e Capitol City non ha voglia di arrendersi. Per salvare Peeta dalle grinfie del
Presidente Snow, Katniss è pronta a fare tutto: anche a diventare la Ghiandaia
Imitatrice e a scendere in guerra.
Note e commenti:
E così si conclude la storia di Katniss. Che dire? Un libro
molto, molto triste. Nel primo volume e, in misura minore, nel secondo, c’era
ancora la presenza di qualche parte allegra, divertente o almeno ironica. In
questo no. A dominare sono il dolore, la rabbia, la vendetta, causati da una
guerra cruenta che verrà descritta in modo molto minuzioso. Non saranno pochi i
morti e i momenti tragici, infatti non poche volte Katniss rischierà quasi di
impazzire, ritrovandosi ad affrontare situazioni più forti di lei. Non per
questo il libro non mi è piaciuto, anzi: l’ho divorato dall’inizio alla fine in
un solo pomeriggio, restando col fiato sospeso per tutto il tempo e soffrendo
insieme con i protagonisti. Credo che alcune frasi che vengono citate esprimano
una dura verità relativa all’uomo: anche se ha commesso atrocità nel passato e
promette che ciò non accadrà più, dopo un po’ di tempo si dimenticherà di
questa promessa e tornerà a scatenare guerre, genocidi e altri orrori. Perché la
natura dell’uomo è così: instabile, volubile e sempre pronto al sacrificio.
Personaggio preferito: Primrose Everdeen (sono
presenti anticipazioni)
Se qualcuno sperava lodassi Gale, be’… mi dispiace per
lui/lei, ma non lo farò, perché è uno dei personaggi che ho disprezzato
maggiormente nella saga. Invece parlerò di una ragazzina che a causa di ciò che
accade a sua sorella, è costretta a crescere più in fretta di quello che
dovrebbe: Primrose Everdeen. Il padre morto, la madre assente, la sorella
maggiore un tributo degli Hunger Games: sin dall’inizio Prim si trova obbligata
ad assumersi delle responsabilità maggiori di quelle richieste a quell’età, e
questa maturità si scorge molte volte. Quando saluta la sorella prima che parta
verso Capitol City, quando aiuta la madre a curare Gale senza scomporsi di
fronte alle tremende ferite, quando consola Katniss nei momenti di difficoltà.
Sa che dev’essere forte, che non deve piangere. E’ davvero da ammirare. E che
fine fa? Salta in aria a causa di un paracadute esplosivo probabilmente ideato
e lanciato da Gale e Beetee. Per me è stato un momento tristissimo, che
raggiunto il suo culmine quando, mentre Katniss si trovava nuovamente nel Distretto
12, è stata raggiunta da Ranuncolo che cercava la padroncina. Credo sia inutile
dire che sono scoppiata a piangere senza ritegno, e ho odiato Gale con tutto il
mio cuore.