Hunger Games – Suzanne Collins
Ogni anno tra le rovine di
quello che fu il Nord America, lo stato di Panem obbliga ognuno dei suoi dodici
distretti a mandare un ragazzo e una ragazza a competere agli Hunger Games. In
parte bizzarro spettacolo, in parte stratagemma intimidatorio del Governo, gli
Hunger Games sono un evento televisivo nazionale nel quale i
"Tributi" devono combattere gli uni con gli altri per la sopravvivenza.
Contrapposta ai Tributi ben allenati che si sono preparati agli Hunger Games
per tutta la vita, Katniss è costretta a contare sul suo brillante istinto
oltre che sull'addestramento di un precedente vincitore dei giochi,
l'alcolizzato Haymitch Abernathy. Per tornare a casa al Distretto 12, Katniss
deve fare scelte impossibili nell'arena, che metteranno sulla bilancia la
sopravvivenza contro l'umanità e la vita e contro l'amore.
Note e commenti:
“I giochi della fame”. Già il titolo trasmette quel non so
che di potenza e di terrore. Decisi di leggere il libro dopo aver visto il film
con dei miei amici, in quanto mi aveva totalmente affascinata. Credo sia stato
l’origine della mia passione per il genere distopico, che prima di allora non
sapevo nemmeno esistesse. Come dicevo, adorai il film in tutto e per tutto, per
cui decisi di acquistare il libro, e ammetto di non esserne rimasta delusa: gli
avvenimenti coincidono perfettamente e, anche se ovviamente il libro è più
dettagliato, mi sono piaciuti entrambi. Sono rimasta pietrificata dall’idea
stessa dei giochi: non è una cosa crudele e cruenta di per sé, ma il fatto che
i Tributi siano dei bambini la rendono ancora più brutale. Insomma, credo che
io non sarei mai riuscita ad immaginarmi uno scenario del genere, quindi non
posso fare altro che elogiare ulteriormente l’autrice. Il libro contiene tutto:
amore, rabbia, commozione, adrenalina… un mix che lo rende semplicemente
fantastico, da divorare in un giorno solo. Ve lo consiglio caldamente!
Personaggio preferito: Peeta Mellark (sono
presenti anticipazioni)
E’ inutile, Peeta è e sarà sempre il mio protetto! L’ho
adorato fin dall’inizio, quando viene nominato alla mietitura e Katniss ricorda
ciò che ha fatto per lei in passato. E’ così forte, somiglia al principe
azzurro (ricordate? Occhi azzurri e capelli biondi), divertente, dolce… quando
lui e Katniss si trovavano all’interno della grotta durante gli Hunger Games
ero estasiata! Però, poverino… è anche un po’ ingenuo. Capisce solo alla fine
che l’affetto di Katniss non era reale ma serviva solo a salvarsi. E dire che
lui la ama veramente! Ma lei non se ne accorge, da questo lato è un po’
rintronata, bisogna dirlo. E’ solare, aperto, anche imprevedibile a dire il
vero: inizialmente, quando aveva finto di allearsi con i Tributi dei Distretti
più forti, mi ero seriamente preoccupata. Eppure fa tutto questo per proteggere
la sua amata. Che tenero!!! Inoltre, oltre alla sua forza innata, è anche bravissimo
nel mimetizzarsi: il punto in cui lui si trovava ferito vicino al fiume ed era
mimetizzato da roccia mi ha veramente impressionata. In conclusione… Peeta
4ever <3
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