The hungry city - Philip Reeve
Futuro remoto. In seguito a un olocausto nucleare che ha causato terribili sconvolgimenti geologici, le città sono diventate enormi ingranaggi a caccia di altre città di cui cibarsi per sopravvivere.
Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe, lavora nel museo di Londra, una delle città più potenti. Un caso fortuito porta il ragazzo a sventare il piano omicida di Hester, una giovane orribilmente sfigurata che attenta alla vita del capo della Corporazione degli Storici, l'archeologo Valentine. Prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del selvaggio Territorio Esterno, Tom riesce a farsi rivelare la sua identità.
Note e commenti:
Viene definito come "successore di Suzanne Collins", ma sinceramente a me sembra tanto un offesa, e pure grave! Questo libro non ha nemmeno un briciolo dell'incanto di Hunger Games, figuriamoci che non sono nemmeno riuscita a finirlo. Innanzitutto i libri così apocalittici non mi sono mai piaciuti, inoltre ha parecchie caratteristiche che si possono associare al genere fantascientifico, e non adoro nemmeno questo. Voi vi chiederete:"Ma allora perchè l'hai preso?". Perchè dalla trama non immaginavo minimamente che fosse così, mi aspettavo tutt'altra cosa! Ho fatto davvero tantissima fatica a proseguire la lettura, perchè non mi sentivo attratta dalla storia. Non so, lo trovo così... pedante! Poi questa cosa delle città che "mangiano" altre città mi sembra così assurda. Potrà sembrarvi strano detto da una come me che divora libri fantasy in cui l'inventiva regna sovrana, ma davvero in questo caso mi sembra troppo improbabile. Insomma, se vuoi scrivere un libro distopico (e ripeto che a me non sembra per nulla così), devi rispettare alcuni canoni, non puoi buttar giù a caso le tue idee!
Mhhh... mi chiedo come mai scrivo sempre le recensioni più lunghe quando ho critiche da fare xD
Per concludere, direi che è uno dei libri peggiori che io abbia mai (quasi) letto.
Pagine: 336
Prezzo: 14,90 €
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