Emily Laing e la maschera di Lilith –
Christoph Marzi
A quattro anni dagli
avvenimenti che hanno portato l'orfanella Emily Laing a scoprire l'Antica
Metropoli, le parole del Lord della
Luce si avverano: tutto, un giorno, vivrà di nuovo. Nell'oscurità, si ridestano
inquietanti creature, persone scompaiono dalla faccia della terra, e strani
sogni tormentano l'amica di Emily, Aurora. E così, le due orfane, in compagnia
dello scontroso alchimista Wittgenstein e dell'elfo Maurice Micklewhite,
scendono di nuovo nel mondo misterioso
sotto Londra. Un mondo popolato da "ritornanti", divinità egizie,
angeli caduti, uccelli d'oro e ratti parlanti. E pieno di pericoli. Chi è mai
la donna, la cui comparsa è sempre collegata a eventi tragici e a terribili
delitti? Quale ruolo gioca il ragazzo nei cui occhi Emily si è persa? La
traccia che seguono li conduce sotto Parigi, nelle profondità di un oscuro
abisso, dove tra le sabbie del deserto deve essere ritrovata la misteriosa
maschera di colei che un tempo era chiamata Lilith.
Note e commenti:
Dopo un periodo di “pausa” causa studio, eccomi nuovamente
qui con le mie recensioni! Che dire, il nostro caro Christoph si è davvero
impegnato per rendere memorabile questo volume, ancor più del primo! E’ passato
un po’ di tempo dagli avvenimenti che hanno quasi portato ad altri conflitti
tra i due maggiori casati di Londra, la città dei comignoli (quando adoro
questa denominazione!), ma potrà mai esserci un periodo di calma piatta?
Ovviamente no! Questa volta entreranno in gioco divinità egiziane assetate di
sangue e disgustosi esseri detti Vinshati o ritornanti. Potremmo quasi dire
che, nella parte centrale del libro (che personalmente è anche quello che mi ha
lasciata maggiormente colpita), si rasenti quasi il genere horror, tanto
macabre sono descritte alcune vicende. Non prendetela però come una critica:
trovo anzi che lo renda particolare e più interessante. Altra novità, stavolta
si viaggia anche a Parigi! La città dell’amore… anche se, come scoprirete, non
è tutto oro quel che luccica, anzi, ci saranno molti particolari inquietanti
che ingarbuglieranno ancor più gli avvenimenti. Come ad esempio… dei gargoyle
che prendono vita! (Faccio una precisazione: in tutti i libri che ho letto non
c’è stata una volta in cui abbia trovato il termine gargoyle scritto
allo stesso modo. Pazzesco, vero?) E finalmente anche il cuoricino di Emily inizierà a battere per qualcuno
(possibilmente non un Nocnitsa). Ma non solo, ci saranno incredibili scoperte
sul passato di alcuni personaggi. Insomma, un libro mozzafiato! L’unica pecca?
Alcune volte c’erano dei nomi talmente complicati che mi perdevo un po’!
Personaggio preferito: Maurice Mickelwhite
(sono presenti anticipazioni)
Ormai sapete bene che, quando è presente la dicitura
sovrastante, al suddetto personaggio è accaduto qualcosa di particolarmente
bello o brutto. In questo caso, mi dispiace dirvelo, ma si tratta del secondo
caso. Già, questa volta le avventure della bambina dall’occhio di pietra
lunaria si tingono anche della tristezza e della disperazione di una piccola
orfana che perde suo padre poco dopo averlo “riconosciuto”. Ovvero la piccola
Aurora. Devo dire che questa rivelazione mi ha lasciato di stucco, anche perché
non è tanto il padre a rappresentare il problema, quanto la madre: Carathis. E
proprio da lei viene ucciso, mentre cercava di difendere sua figlia. Un momento
particolarmente struggente… non lo reputavo un personaggio particolarmente
interessante, più che altro perché è di carattere mite e pacifico (non come il
mio carissimo Wittgenstein), ma, essendo un elfo, diciamo che guadagnava
automaticamente qualche punticino sulla mia scala di gradimento. Per
concludere, desidererei scrivere una citazione presa dal libro che mi ha
lasciata particolarmente colpita.
“Il mondo è ingordo, e le maschere che siamo soliti portare
a volte si rivelano essere quei volti nati dai granelli di sabbia che scorrono
e che fanno sì che i nostri occhi finalmente possano vedere.”
Pagine: 663
Prezzo: 18,50 €
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