La ragazza drago III, La clessidra di Aldibah – Licia Troisi
Non c’è tregua per Sofia, giovane erede dell’ultimo
dei draghi e unica speranza contro Nidhoggr, la feroce viverna nata per
distruggere l’equilibrio della natura. Qualcosa di terribile è accaduto in una
città lontana, un evento così infausto da offuscare il potere dell’Albero del
Mondo: un Draconiano, uno dei guerrieri nati per difendere la Terra, è stato
ucciso, e con lui è morta per sempre la speranza di sconfiggere il nemico e
veder risplendere la gemma. Sofia e i suoi alleati dovranno partire per Monaco
di Baviera, la città in cui si annida la minaccia e al tempo stesso si cela la
chiave per annientarla: un manufatto antichissimo in grado di viaggiare nel
tempo, che potrebbe essere utilizzato con esiti tragici. Il potere in esso
raccolto è immenso e letale, ma è l’unico in grado di salvare il mondo…
Note e commenti:
Tra i cinque libri della saga della ragazza drago è
quello che ho apprezzato maggiormente, forse perché non ha quel solito “happy
end” che dopo un po’ inizia ad annoiare. Infatti già dall’inizio la missione
viene compromessa dall’uccisione di uno dei Draconiani, e non saranno pochi i
problemi che sorgeranno durante il corso del libro. Dite che sono un po’ troppo
sadica? Naah, semplicemente non mi piacciono le trame troppo lineari, in fondo
adesso ho una certa età (per modo di dire) quindi vorrei leggere qualcosa di più
ricercato e complesso. Mi è piaciuto molto come la Troisi ha descritto Monaco:
ammetto di non esserci ancora mai stata, però mi ha invogliata molto, quindi
magari tra qualche anno potrei andare a
visitarla, non si sa mai. In più di un punto sono rimasta assai sbalordita:
ricompare il personaggio di Fabio (che più di una volta vorrei prendere a
sberle per il suo caratteraccio) e inoltre ci sarà più di un colpo di scena
inaspettato. Quindi sì, devo ammettere che sono rimasta piacevolmente
soddisfatta!
Inoltre la copertina del libro è in assoluto la mia
preferita: semplicemente fantastica!
Personaggio preferito: Karl Lehmann
E’ la ruota motrice di tutti gli eventi che
accadranno a Monaco, il motivo per cui Effi deciderà di usare l’antica
clessidra di Aldibah (e non solo). Anche se a volte si comporta un tantino da
saccente, Karl mi sta simpatico, perché non è il solito personaggio perfetto
dei libri, anzi: è paffuto, con gli occhiali (non ho nulla contro gli occhiali
eh, se devo dire la verità trovo persino più carini i ragazzi con gli occhiali
rispetto a quelli che non li hanno), gli piacciono i fumetti (e solo per questo
motivo si meriterebbe 1 000 000 di punti!!). Insomma, sarebbe un ragazzo
normalissimo, se solo non avesse dentro di sé il potere di Aldibah, che gli
permette di comandare il ghiaccio. Non che sia uno dei miei poteri preferiti:
da piccola giocavo sempre a fare la maghetta, ma solitamente usavo la bacchetta
alla Harry Potter oppure i 4 elementi, ma il ghiaccio non andava molto di moda.
A dispetto delle apparenze però, è molto forte e determinato a tutto per
compiere la missione che è stata assegnata ai Draconiani, ovvero salvare l’Albero
del Mondo.
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