I
regni di Nashira II, Le spade dei ribelli – Licia Troisi
Nel mondo di
Nashira, la razza femtita per secoli è vissuta schiava dei Talariti, ma tutto
ora sta cambiando. In ognuno dei quattro Regni è scoppiata la rivolta e
l’esercito, guidato dal crudele conte Megassa, non riesce a domarla. A
fomentare la sommossa è stata proprio sua figlia Talitha, che, ribellandosi al
destino di sacerdotessa, ha dato fuoco al monastero della città di Messe ed è
fuggita insieme al suo schiavo Saiph. Ora Talitha ha una missione: salvare
Nashira dalla catastrofe che una profezia millenaria dà per imminente. Una
catastrofe già accaduta in un lontano passato e a cui solo un essere mitico è
sopravvissuto: Verba, l’uomo che non può morire, e che forse sa come fermare
l’apocalis- se. Verba tuttavia sembra indifferente al destino di Nashira e
scappa verso terre sconosciute, mentre Talitha e Saiph combattono a fianco dei
ribelli in una guerra che si fa sempre più cruenta. Talitha si troverà di
fronte a una difficile scelta: tornare a dare la caccia a Verba o diventare
l’arma decisiva dei ribelli contro la tirannia, sfidando la sua razza e il suo
passato.
Note
e commenti:
Grandi
cambiamenti durante questo volume! Innanzitutto, una trasformazione radicale di
Talitha che mi ha lasciato parecchio perplessa per la rapidità con cui è
avvenuta: è talmente accecata dall’odio che ormai uccidere per lei non è più un
problema, vede i nemici come degli ostacoli da distruggere completamente e non
come delle persone, che hanno una loro vita, degli amici, una famiglia. Vuole
solo vendicarsi e combattere insieme ai ribelli per perorare la loro causa.
Insomma, diciamo che perde un po’ le qualità che la rendevano “l’eroina buona”,
arrivando addirittura ad abbandonare Sapih. Però, come spesso accade, il
secondo libro ha una marcia in più rispetto al primo, perché i personaggi e i
luoghi iniziano ad essere familiari, e magari c’è quell’elemento che nel volume
precedente mancava, come per esempio l’azione. Inoltre il tema di fondo è più che
attuale: la guerra. Può davvero risolvere tutti i problemi o è solo una scusa
per motivi economici? La Troisi riesce sempre a descrivere le battaglie in modo
sublime e spettacolare, tanto che sembra di essere sul campo a combattere. Ora
non mi resta altro che leggere il gran finale!
Personaggio
preferito: Saiph
Fin dall’inizio
Saiph mi ha fatto molta tenerezza. In parte per la sua condizione di schiavo,
in parte per tutto quello che deve sopportare a causa di Talitha, che finisce
per ficcarlo sempre nei guai, benché lui non si lamenti mai e sia sempre pronto
ad aiutarla. Fedeltà? O forse è meglio dire amore? Segnali certi non ce ne
sono, anche se certamente prova un affetto molto profondo e un istinto di
protezione verso la sua padrona (e amica). Quindi non oso immaginare il dolore
e la delusione che deve aver provato quando ha dovuto proseguire il viaggio da
solo. Ma soprattutto… sarà veramente lui il tanto atteso Messia dei Femtiti?
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