martedì 22 aprile 2014

Hunger Games



Hunger Games – Suzanne Collins

Ogni anno tra le rovine di quello che fu il Nord America, lo stato di Panem obbliga ognuno dei suoi dodici distretti a mandare un ragazzo e una ragazza a competere agli Hunger Games. In parte bizzarro spettacolo, in parte stratagemma intimidatorio del Governo, gli Hunger Games sono un evento televisivo nazionale nel quale i "Tributi" devono combattere gli uni con gli altri per la sopravvivenza. Contrapposta ai Tributi ben allenati che si sono preparati agli Hunger Games per tutta la vita, Katniss è costretta a contare sul suo brillante istinto oltre che sull'addestramento di un precedente vincitore dei giochi, l'alcolizzato Haymitch Abernathy. Per tornare a casa al Distretto 12, Katniss deve fare scelte impossibili nell'arena, che metteranno sulla bilancia la sopravvivenza contro l'umanità e la vita e contro l'amore.

Note e commenti:

“I giochi della fame”. Già il titolo trasmette quel non so che di potenza e di terrore. Decisi di leggere il libro dopo aver visto il film con dei miei amici, in quanto mi aveva totalmente affascinata. Credo sia stato l’origine della mia passione per il genere distopico, che prima di allora non sapevo nemmeno esistesse. Come dicevo, adorai il film in tutto e per tutto, per cui decisi di acquistare il libro, e ammetto di non esserne rimasta delusa: gli avvenimenti coincidono perfettamente e, anche se ovviamente il libro è più dettagliato, mi sono piaciuti entrambi. Sono rimasta pietrificata dall’idea stessa dei giochi: non è una cosa crudele e cruenta di per sé, ma il fatto che i Tributi siano dei bambini la rendono ancora più brutale. Insomma, credo che io non sarei mai riuscita ad immaginarmi uno scenario del genere, quindi non posso fare altro che elogiare ulteriormente l’autrice. Il libro contiene tutto: amore, rabbia, commozione, adrenalina… un mix che lo rende semplicemente fantastico, da divorare in un giorno solo. Ve lo consiglio caldamente!

Personaggio preferito: Peeta Mellark (sono presenti anticipazioni)

E’ inutile, Peeta è e sarà sempre il mio protetto! L’ho adorato fin dall’inizio, quando viene nominato alla mietitura e Katniss ricorda ciò che ha fatto per lei in passato. E’ così forte, somiglia al principe azzurro (ricordate? Occhi azzurri e capelli biondi), divertente, dolce… quando lui e Katniss si trovavano all’interno della grotta durante gli Hunger Games ero estasiata! Però, poverino… è anche un po’ ingenuo. Capisce solo alla fine che l’affetto di Katniss non era reale ma serviva solo a salvarsi. E dire che lui la ama veramente! Ma lei non se ne accorge, da questo lato è un po’ rintronata, bisogna dirlo. E’ solare, aperto, anche imprevedibile a dire il vero: inizialmente, quando aveva finto di allearsi con i Tributi dei Distretti più forti, mi ero seriamente preoccupata. Eppure fa tutto questo per proteggere la sua amata. Che tenero!!! Inoltre, oltre alla sua forza innata, è anche bravissimo nel mimetizzarsi: il punto in cui lui si trovava ferito vicino al fiume ed era mimetizzato da roccia mi ha veramente impressionata. In conclusione… Peeta 4ever <3


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