Harry Potter e i doni della morte – J. K.
Rowling
Sconvolti dall'uccisione
dell'amato Preside Albus Silente, Harry, Hermione e Ron abbandonano
precipitosamente la scuola di Hogwarts ormai in balia dei mangiamorte, che
nella vana ricerca di Harry terrorizzano e arrestano chiunque si opponga alla
loro autorità. I tre sono alla ricerca degli ultimi horcrux, oggetti in cui il
Signore Oscuro ha imprigionato una parte della sua anima, per distruggere con
quelli il segreto della sua immortalità. Il Ministero della Magia ha emesso una
taglia di 10,000 galeoni d'oro per chi consegnerà Harry Potter. Vivo
naturalmente, perché solo Lord Voldemort ha il potere di ucciderlo. L’unica
speranza di Harry è trovare gli Horcrux prima che Voldemort trovi lui. Harry
continua ad essere connesso con la mente di Lord Voldemort e scopre che anche
lui sta cercando qualcosa, una bacchetta di cui lui non ha mai sentito parlare.
Ma presto scoprirà l’esistenza di una leggenda, la leggenda dei Doni della
Morte. E se la leggenda si dovesse rivelare veritiera, Voldemort potrebbe
ottenere il potere supremo che desidera.
Note e commenti:
L’avventura di Harry giunge al culmine; ricordo che quando
andai ad acquistare il libro ero allo stesso tempo emozionatissima e triste, perché
ormai mi ero affezionata molto alla saga, e non volevo che si concludesse. E’
anche vero però, che ogni bel gioco dura poco, quindi forse è meglio così
(anche se c’è qualche voce che afferma un possibile futuro sequel, ma nulla di
certo). Possiamo dire che sono il dolore, la paura, il sospetto e i tradimenti
a predominare in quest’ultimo volume. Basta solo pensare a “Vita e menzogne di
Albus Silente” di Rita Skeeter: nemmeno dopo la sua morte il povero Silente
potrà starsene in santa pace. E i morti non saranno pochi, alcuni anche tra i
personaggi che abbiamo amato di più durante tutta la saga. Ormai Voldemort
sembra invincibile, con i suoi Mangiamorte che hanno fatto cadere il Ministero
della Magia e sembrano essere ovunque. Ma finalmente tutti i segreti e le cose
non dette verranno rivelate, e vi posso assicurare che molte vi lasceranno
letteralmente stupefatti!
Personaggio preferito: Dobby (sono presenti
anticipazioni)
Credo che Hermione sarebbe fiera di me, sembrerei quasi un
membro del C.R.E.P.A scrivendo le cose qui di seguito. Ho sempre adorato Dobby,
fin dall’inizio. Magari poteva sembrare un po’ pazzo (soprattutto quando si autopuniva
oppure quando ha quasi ammazzato Harry durante una partita di Quidditch), ma è
sempre stato fedele a Hogwarts e al bene, in particolare ad Harry, anche se non
lo aveva ancora liberato dalla schiavitù della famiglia Malfoy (fine vol. 2).
Quindi… non mi vergogno ad ammettere che ho pianto quando è morto, assieme a
Harry. Forse non è una figura di spicco come lo è stato Silente, ma rappresenta
un elemento molto importante per tutta la saga, e la sua morte dice tutto. Non
saprei come esprimerlo a parole, ma Dobby trasmette una tenerezza e un’ingenuità
che fanno sorridere e lo fanno adorare dai lettori fin dalle prime righe, o
almeno così è stato per me. In sole quattro parole (più un articolo) lo
definirei: l’esatto opposto di Kreacher!
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