Schegge di
me - Tahereh Mafi
264 giorni in una cella, senza contatti con
il mondo, perchè Juliette ha un potere terribile: se tocca una persona può
ucciderla. A tenerla prigioniera é la restaurazione, un gruppo militare che
intende usarla come arma. Scappare é impensabile, finché nella cella di
Juliette entra Adam, un soldato semplice che scopre di essere immune al suo
tocco.
Il loro incontro é una scintilla che accende
una speranza, la chiave che potrebbe aprire mille porte. Perché la vita gli
chiama, oltre i muri della prigione.
Note e
commenti:
Questo libro mi ha incuriosito parecchio fin
dal primo momento in cui ne ho letta la trama, e vi posso assicurare che é
veramente magnifico. Già dalle pagine iniziali si puó notare una scrittura
molto particolare: infatti molte frasi sono cancellate in questo modo come a
dimostrare l'incertezza e la fragilità della mente di Juliette, abbandonata dai
genitori a soli 14 anni perché reputata un mostro. Emarginata. Diversa. Quante
volte si sentono queste parole? Tahereh Mafi affronta temi attuali come appunto
l'emarginazione, la guerra, l'amore, un ambiente distrutto dall'uomo che vuole
dimenticare il passato e cancellarlo per ricominciare da zero. Tutto questo
attraverso una storia ricca di momenti dolci, tristi, paurosi. Devo ammettere
che mi sono stupita non poche volte per il modo in cui l'autrice riesce a sconvolgere
in poche righe l'intera situazione. Il finale resta incompiuto, infatti il
libro é il primo di una trilogia. Il secondo volume si intitola Unravel me; non
appena avró un pó di tempo acquisterò e leggeró certamente anche quello!
Personaggio
preferito: Kenji Yamamoto (sono presenti anticipazioni)
Già il nome giapponese mi aveva fatta
illuminare: come già accennato in precedenza, adoro il Giappone, per cui ero
molto curiosa. Inizialmente ero un po' sospettosa, (in fondo era pur sempre un
soldato che conosceva chissà come l'ubicazione della casa di Adam!) ma più
procedevo nella lettura e più lo adoravo!! Insomma, é uno sbruffone che non fa
altro che ringalluzzirsi, senza contare che é pervertito forte eh!! In fondo
uno come lui se lo può permettere, non credete? Però in fondo ha aiutato Adam e
Juliette rischiando la sua stessa vita, anche se é ovvio che essere una specie
di uomo invisibile aiuta parecchio nell'impresa. Ok, forse avrebbe preferito
occuparsi solo di Juliette, conoscendolo. E temo che prima o poi purtroppo
finirà con un occhio nero, Adam non sopporta particolarmente i suoi
apprezzamenti su di lei!! PS: Mi raccomando, non chiamatelo Moto o si offende!
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