Il re dei ladri – Cornelia Funke
Gli adulti non si
ricordano com’era essere bambini. Anche quando sostengono il contrario. No, non
lo sanno più, credimi. Hanno dimenticato tutto. Come sembrava grande allora il
mondo. Come poteva essere faticoso anche solo arrampicarsi su una sedia. E come
ci si sentiva a dover guardare sempre in alto? Dimenticato. Non lo sanno più.
Anche tu lo dimenticherai. Talvolta gli adulti parlano di com’era bello essere
bambini. Sognano persino di ritornare bambini. Ma cosa sognavano quando erano
bambini? Tu lo sai? Io credo che sognassero di diventare finalmente adulti.
Benvenuti a Venezia, dove oscuri
canali e palazzi in rovina offrono un rifugio perfetto a chi vuole sparire.
Prosper e Bo, orfani in fuga da due zii malvagi che li vogliono separare, si
nascondono nella magica città lagunare, dove incontrano una banda di ragazzini
che vive in un cinema abbandonato. Fanno capo a Scipio: audace e misterioso, è
lui il Re dei Ladri che garantisce la sopravvivenza dei compagni grazie ai suoi
furti mirabolanti. Senza un attimo di esitazione Prosper e Bo entrano a far
parte di questa pittoresca "famiglia", e si trovano coinvolti in
un'avventura che cambierà per sempre la loro vita.
Note e commenti:
Cornelia Funke, una
delle autrici che stimo di più, è riuscita a mio parere a ricreare la fiaba di
Peter Pan in chiave moderna: infatti il fulcro di tutto il libro è, da un lato,
rimanere bambini per non doversi addossare le responsabilità degli adulti, dall’altro
il volere diventare adulti per non dover dipendere da qualcun altro. I
protagonisti della banda mi fanno molta tenerezza, perché un momento prima sono
lì ad atteggiarsi “da grandi” sfidando il detective Victor, e l’attimo dopo
litigano tra loro facendo i capricci. Gli adulti, nella maggioranza dei casi,
sono visti come inaffidabili, avari, fedifraghi (Barbarossa) e disinteressati
(il padre di Scipio). Insomma, tutte le possibili caratteristiche negative che
gli si possono assegnare! Insomma, un libro dal punto di vista dei bambini, se
così lo possiamo definire. Una lettura leggera e piacevole, ma densa di
significati, che ho compreso solo dopo una seconda rilettura a un’”età un po’
più avanzata”, se possiamo definirla così ahah! Le descrizioni di Venezia sono
sempre precise e vivide, la scrittura non diventa mai noiosa, ma tiene sempre
il lettore sul chi va là. Insomma, se cercate un libro di avventura non troppo
impegnativo ma con quel pizzico di fantasia che non guasta mai, allora “Il re
dei ladri” è fatto apposta per voi!
Personaggio preferito: Prosper (sono presenti
anticipazioni)
E’ il caratteristico
bravo fratello maggiore che vuole un bene dell’anima al fratellino e farebbe di
tutto per proteggere il fratello, come dimostra più volte durante il romanzo.
Quello che forse mi ha colpito maggiormente di questo personaggio è stato il
suo conflitto interiore avvenuto quando si trovava davanti al Carosello:
diventare un adulto per poter badare a suo fratello come tutore o restare un
bambino? Non ha un’esistenza facile, in quanto le decisioni che prende lui si
ripercuoteranno inevitabilmente sul fratellino, e per questo dev’essere anche
molto riflessivo e prudente. Un’altra sua qualità è l’astuzia, ma dimostra un’estrema
fragilità quando Bo viene ritrovato dalla zia Esther, equilibrato dal coraggio
mostrato recandosi sull’isola Segreta insieme a Scipio per scoprire il mistero
del Carosello (la mia parte in assoluto preferita del libro).
Pagine: 370
Prezzo: 9,50 €
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