lunedì 9 giugno 2014

L'accademia dei vampiri - L'ultimo sacrificio




L’accademia dei vampiri, L’ultimo sacrificio – Richelle Mead


La nostra Rose è dietro le sbarre, è stata rinchiusa dai Moroi dopo essere stata sorpresa sul luogo dell'omicidio della regina Tatiana. Verdetto: pena capitale. Rose e i suoi amici non si danno per vinti ed escogitano un piano di fuga per prendere tempo e provare la sua innocenza. Ad accompagnare Rose in questa folle corsa contro il tempo ancora una volta Dimitri. Amore. Morte. Gelosia. Amicizia. Tutto è messo a dura prova, fino all'ultimo, finale sacrificio.


Note e commenti:


Devo rettificare ciò che ho detto in precedenza, perché è in assoluto QUESTO il miglior libro della serie! Mai come in “L’ultimo sacrificio” l’autrice è riuscita a creare un misto di suspance, mistero, azione, colpi di scena e intrecci amorosi. Ricompaiono personaggi che ritenevamo eclissati e anche alcuni che non avremmo mai pensato potessero avere una qualche importanza. Per un’altra volta ancora sono riuscita a leggere un libro intero in un’unica giornata, essendo divorata dalla curiosità di sapere come sarebbe finita la saga. Un fattore positivo è che gli episodi si alternano in modo continuo, non ci si sofferma troppo solo su Lissa o su Rose, quindi il risultato è un buon equilibrio narrativo. Si nota inoltre un’evoluzione del personaggio di Lissa che mi ha resa particolarmente soddisfatta, visto l’idea non molto positiva che mi ero fatta su di lei; un altro dei miei personaggi preferiti subisce invece un calo di apprezzamento vertiginoso!! Ma si sa che non può essere tutto rose e fiori… un altro elemento assai presente è il tradimento e le bugie: tutti mentiranno a tutti, ognuno per cercare di proteggere qualcuno. In conclusione, oltre al finale a sorpresa (mai contare sulle apparenze!!) anche se non è una delle mie saghe preferite, assegnerei a “L’accademia dei vampiri” due stelline e mezzo di gradimento, e tre e mezzo per gli ottimi colpi di scena.


Personaggio preferito: Sydney Sage


L’avevamo già conosciuta precedentemente come un tipo scontroso che odia ossessivamente i vampiri di qualsiasi genere, ma durante questo libro dimostrerà un sacco di volte di essere una ragazza forte, intelligente e anche coraggiosa, con quel pizzico di pessimismo che non guasta mai. Sarà anche una brontolona, irritante e diffidente, ma bisogna riconoscere che, durante la fuga di Rose, la aiuterà più di una volta, e si affezionerà persino a lei e Dimitri (se mi sente mi picchia ahah!). A questo punto dovrebbe solamente apprendere le nozioni di combattimento, e diventerebbe quasi più temibile di Roza!


Pagine: 461

Prezzo: 14,90 €

domenica 8 giugno 2014

Kill all enemies


Kill all enemies – Melvin Burgess

Cosa succede se non hai altro se non la tua rabbia a cui attaccarti per sopravvivere? E se il mondo che ti è intorno sembra frantumarsi a ogni passo? Billie sa di non avere più possibilità. Non può più farsi trovare in una rissa, a picchiare chiunque la provochi. Verrebbe cacciata dall'ennesima famiglia affidataria e dall'ennesima scuola. Invece ci ricasca. Chris da quattro anni si rifiuta sistematicamente di studiare, eppure è intelligente e sveglio. I professori non lo sopportano più e all'ennesima provocazione lo sbattono fuori. Rob è considerato un violento, ma in realtà è il più indifeso di tutti, e sembra impossibile che riesca a uscire dall'ennesimo guaio in cui si è cacciato. Tutti, là fuori, saprebbero raccontare la loro storia, infarcendola di bugie, però Billie, Chris e Rob non l'hanno mai veramente raccontata a nessuno. Ma la musica migliore viene quando sei costretto a improvvisare, e allora la rabbia diventa uno strumento da suonare, perché la cosa più difficile, a volte, è farsi ascoltare. Bruciante, crudele e diretto come un pugno in faccia o il primo amore...

Note e commenti:

Quando l’altro giorno mi sono recata in biblioteca, ho scelto questo libro per puro caso, attirata più che altro dal titolo (già, ultimamente leggo tutte cose molto allegre, l’avete notato?), ma dopo averlo terminato in soli due giorni, posso dire che sia uno dei libri più intensi che io abbia mai letto prima. Non ha nulla di fantasy, anzi, parla di cose che purtroppo accadono fin troppo spesso nella società d’oggi, senza però farlo pesare troppo al lettore. E, in tutte e tre le storie (che proseguendo si intrecceranno tra loro) la colpa è sempre dei genitori. Diversi tipi di genitori, ma che comunque fanno soffrire i figli: li picchiano, li sgridano, non li vogliono nemmeno vedere. Tutto questo perché hanno una mentalità talmente ristretta, “da adulto”, che non comprendono i problemi che hanno questi ragazzi, ciò che provano, ciò che vorrebbero dire ma che hanno paura ad esprimere. Insomma, un libro che fa riflettere parecchio, ma che qualche volta strappa anche un sorriso per la semplicità e il modo diretto con cui vengono narrate le cose, qualità migliorata anche dal fatto che tutte le storie sono narrate in prima persona e quindi mi hanno coinvolta ancora di più, tanto che mi sembrava quasi di parlare a tu per tu con Chris, Rob e Billie. Assolutamente sconvolgente. (Inoltre anche la copertina, secondo me, è semplicemente fantastica)

Personaggio preferito: Chris Trent (sono presenti anticipazioni) 

Mi è subito andato a genio per il suo sarcasmo tagliente (si sa che io e il sarcasmo andiamo a braccetto) e la sua ostinazione. Di certo non si vede tutti i giorni un ragazzino che sfida i suoi genitori in questo modo! Bisogna dire che ha parecchia iniziativa per prendersi su e andarsene a dormire in una tenda come protesta. Insomma, io non ce la farei mai e poi mai! Eppure, anche se sembra uno sbruffone in tutto e per tutto, mi ha fatto così tanta tenerezza quando Hannah ha scoperto che era dislessico, ed era per questo motivo che non voleva fare nulla a scuola! E pensare che sua madre è persino un’assistente sociale… ma dico io, come si fa a non accorgersene! Alla fin fine, comunque, bisogna ammettere che ha anche un gran cuore. Mi riferisco al fatto che ha donato la batteria e il basso (di suo padre, ma questi sono dettagli) alla band KAE, ed è diventato loro manager. Ciò che ha fatto l’ultimo giorno di scuola al preside e all’insegnante di scienze è stato, be’… una genialata!

Pagine: 281
Prezzo: 16,00 €

sabato 7 giugno 2014

The hunt

The hunt – Andrew Fukuda

Non sudare. Non ridere. Non attirare l’attenzione. E soprattutto, qualunque cosa succeda, non innamorarti di una di Loro. Gene è diverso da tutti quelli che lo circondano. Non è in grado di correre come un fulmine, la luce del sole non lo ferisce, non ha un insaziabile desiderio di sangue. Gene è umano, e conosce le regole. La verità deve rimanere segreta. E’ l’unico modo per rimanere vivi in un mondo notturno – un mondo in cui gli umani sono considerati una prelibatezza e vengono cacciati senza tregua. Quando Gene è fra i prescelti che parteciperanno alla grande Caccia degli ultimi umani sopravvissuti, la sua vita di regole comincia a sgretolarsi. Ora che Gene ha finalmente trovato qualcosa per cui combattere, il suo desiderio di sopravvivere è più forte che mai. Quale tributo sarà costretto a pagare?

Note e commenti: 

Inizio innanzitutto col farvi notare il nome dell’autore, che è di origine metà cinese e metà giapponese. Oh, l’Oriente! Prima o poi va a finire che faccio i bagagli e mi trasferisco seriamente in qualche cittadina del Giappone. Chiusa parentesi, il libro si è rivelato stupefacente come c’era da aspettarsi da un autore giapponese! Ultimamente ne ho letti parecchi di libri (alcuni li finivo anche in un giorno solo sebbene avessero 500 pagine o più), ma erano tutti abbastanza mediocri, nulla che mi colpisse come una stella cadente in una notte buia (wow, che poetica). Invece “The hunt” mi ha catturata sin dalle prime righe, stravolgendo i punti di vista abitudinari: sono gli umani (Eminidi) ad essere la razza (sbagliata), tanto che il protagonista arriva persino ad odiarsi per essere uno di loro. Vogliamo poi parlare di quando viene descritta la caccia nei minimi particolari? Agghiacciante, ma allo stesso tempo magnifico! In un certo senso potrei dire che mi ricorda vagamente Hunger Games per quanto riguarda l’idea della caccia, ma per il resto è totalmente innovativo e spettacolare. La continua e stressante inquietudine per la paura di essere scoperto provato dal protagonista si irradia dal libro fino a raggiungere il lettore… con un finale che vi lascerà totalmente senza parole. Anzi, solo con tre: “Voglio. Il. Seguito!!!”

Personaggio preferito: Sissy

In realtà su di lei non viene detto moltissimo, tranne che è una specie di capo per gli ultimi Eminidi rimasti ed è estremamente abile nell’uso delle armi. Quello però che mi ha più colpito di lei, è la sua capacità di rimanere calma e lucida anche nei momenti di maggior pericolo che le permettono di essere un’ottima guida per gli altri e be’, perché no, anche la sua quasi immediata fiducia in Gabe. In realtà sono la prima a pensare che la fiducia non dev’essere dispensata così al primo che capita, basta pensare al motivo per cui Gabe voleva riportare gli Eminidi nella Cupola, ma a volte c’è la necessità di stringere delle alleanze per poter sopravvivere. Si vedrà più avanti se la sua fiducia è stata ben riposta!

Pagine: 336
Prezzo: 14,90 €


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venerdì 6 giugno 2014

Il re dei ladri




Il re dei ladri – Cornelia Funke

Gli adulti non si ricordano com’era essere bambini. Anche quando sostengono il contrario. No, non lo sanno più, credimi. Hanno dimenticato tutto. Come sembrava grande allora il mondo. Come poteva essere faticoso anche solo arrampicarsi su una sedia. E come ci si sentiva a dover guardare sempre in alto? Dimenticato. Non lo sanno più. Anche tu lo dimenticherai. Talvolta gli adulti parlano di com’era bello essere bambini. Sognano persino di ritornare bambini. Ma cosa sognavano quando erano bambini? Tu lo sai? Io credo che sognassero di diventare finalmente adulti.

Benvenuti a Venezia, dove oscuri canali e palazzi in rovina offrono un rifugio perfetto a chi vuole sparire. Prosper e Bo, orfani in fuga da due zii malvagi che li vogliono separare, si nascondono nella magica città lagunare, dove incontrano una banda di ragazzini che vive in un cinema abbandonato. Fanno capo a Scipio: audace e misterioso, è lui il Re dei Ladri che garantisce la sopravvivenza dei compagni grazie ai suoi furti mirabolanti. Senza un attimo di esitazione Prosper e Bo entrano a far parte di questa pittoresca "famiglia", e si trovano coinvolti in un'avventura che cambierà per sempre la loro vita.

Note e commenti:

Cornelia Funke, una delle autrici che stimo di più, è riuscita a mio parere a ricreare la fiaba di Peter Pan in chiave moderna: infatti il fulcro di tutto il libro è, da un lato, rimanere bambini per non doversi addossare le responsabilità degli adulti, dall’altro il volere diventare adulti per non dover dipendere da qualcun altro. I protagonisti della banda mi fanno molta tenerezza, perché un momento prima sono lì ad atteggiarsi “da grandi” sfidando il detective Victor, e l’attimo dopo litigano tra loro facendo i capricci. Gli adulti, nella maggioranza dei casi, sono visti come inaffidabili, avari, fedifraghi (Barbarossa) e disinteressati (il padre di Scipio). Insomma, tutte le possibili caratteristiche negative che gli si possono assegnare! Insomma, un libro dal punto di vista dei bambini, se così lo possiamo definire. Una lettura leggera e piacevole, ma densa di significati, che ho compreso solo dopo una seconda rilettura a un’”età un po’ più avanzata”, se possiamo definirla così ahah! Le descrizioni di Venezia sono sempre precise e vivide, la scrittura non diventa mai noiosa, ma tiene sempre il lettore sul chi va là. Insomma, se cercate un libro di avventura non troppo impegnativo ma con quel pizzico di fantasia che non guasta mai, allora “Il re dei ladri” è fatto apposta per voi!

Personaggio preferito: Prosper (sono presenti anticipazioni)

E’ il caratteristico bravo fratello maggiore che vuole un bene dell’anima al fratellino e farebbe di tutto per proteggere il fratello, come dimostra più volte durante il romanzo. Quello che forse mi ha colpito maggiormente di questo personaggio è stato il suo conflitto interiore avvenuto quando si trovava davanti al Carosello: diventare un adulto per poter badare a suo fratello come tutore o restare un bambino? Non ha un’esistenza facile, in quanto le decisioni che prende lui si ripercuoteranno inevitabilmente sul fratellino, e per questo dev’essere anche molto riflessivo e prudente. Un’altra sua qualità è l’astuzia, ma dimostra un’estrema fragilità quando Bo viene ritrovato dalla zia Esther, equilibrato dal coraggio mostrato recandosi sull’isola Segreta insieme a Scipio per scoprire il mistero del Carosello (la mia parte in assoluto preferita del libro).

Pagine: 370
Prezzo: 9,50